lunedì 23 gennaio 2012

COMPOSE #2

...Inoltre la composizione non è un puzzle, i pezzi che la formano non sono tutti già predisposti e non sempre entrano con naturalezza prefigurata, è il compositore a creare (forgiare) i pezzi disegnandoli in modo che si incastrino perfettamente o dando un'immagine forte della perfezione.
Esistono la forma e la misura, la prima è la materia l'altra è il bulino, è importante usarle con cura affinchè diventino composizione o parte di esse: eccessiva forma porta eccessiva astrazione, eccessiva massa, poco controllo; eccessiva misura porta eccessivo controllo, eccessiva semplificazione, poca architettura.
Nella composizione esistono figure retoriche, esistono regole, non esistono limiti trascurabili, laddove esistessero sarebbe necessario rafforzarli negativamente o positivamente.
Tutto ciò che esiste è trasformabile e può ricondursi ad una sintesi compositiva deducibile dall'osservazione, dalla storia, dall'esperienza, dalla critica, dagli eventi o dal nostro operato come architetti...

3 commenti:

  1. è vero la composizione non è un puzzle, ma è come un rebus che chiede di essere risolto...in alcuni momenti si presentano alla mente ed agli occhi possibili soluzioni che in un secondo tempo si riveleranno errate, per poi tornare forse ad avere una validità...lo sforzo dell'architetto è proprio quello di riuscire a tirare fuori dal progetto quello che è già insito nel progetto stesso ma che allo stesso tempo può assumere di volta in volta le connotazioni più diverse. L'importante è sempre saper osservare.

    Ale

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  2. Mi piace molto la definizione che hai dato di "Composizione", probabilmente - credo - senza l'ambizione o la precisa volontà di arrivare a una definizione.
    Buon lavoro ;)

    Sergio

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  3. grazie! in effetti è così, senza una precisa volontà di definizione, è difficile porle dei limiti d'identificazione

    ;)

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