lunedì 6 febbraio 2012

CIVILIZATION

...dunque quando un raptus ti spinge a lanciare tuo figlio nel Tevere ti chiedi qual è il limite della civiltà. Tralasciando la declinazione estrema consequenziale, cosa sarebbe giusto? Invocare la pena di morte? Eliminare l'errore? Punire seguendo il principio etico della legge? Comprendere l'errore? Correggere e reinserire? Isolare? Dimenticare.
Cosa sarebbe veramente civile? Cosa dovrebbe distinguerci dagli animali, oppure cosa dovremmo seguire per illuderci che siamo diversi dagli altri animali? Se ci distinguiamo vuol dire che tendiamo a migliorare, tendiamo alla perfezione perché ci distinguiamo dagli esseri viventi tramite la civiltà, ma se invece questo vivere civilmente non fosse altro che un sopravvivere scientifico? Un conservare la specie disciplinato che si svela all'accadere di una eccezione lampante come quella di un padre che uccide il proprio figlio?...

2 commenti:

  1. Siamo diversi dagli animali proprio perchè nessun animale prenderebbe il suo cucciolo e lo ammazzerebbe gettandolo in un fiume gelato. Meditiamo, gente, meditiamo...

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  2. Forse il distacco progressivo dal vivere naturale può portare queste aberrazioni...

    Ale

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