...l'impazienza e la fretta (analogamente ad ogni azione quotidiana) sono le più grandi nemiche del comporre.
Così come il comporre è un processo inesorabilmente costante e autodeterminato, così stabilirne la fine è affidato al nostro insindacabile giudizio, al contrario è assolutamente deleterio saltarne una o più fasi tra l'inizio e la fine dello stesso processo. Saltare un passaggio vuol dire rallentare, vuol dire perdere uno spunto, vuol dire perseverare nell'errore, ma soprattutto significa non accumulare esperienza...
Ho capito a mie spese che a volte bastano anche solo cinque minuti di concentrazione vera per risolvere un progetto...ma ci vuole pazienza, con il progetto e con se stessi.
RispondiEliminaUn bacio Ale